Vibia a Euroluce 2025: ridefinire la creazione di atmosfere
17/10/2025Dall’8 al 13 aprile 2025, Euroluce è tornata a Milano come punto di riferimento internazionale per il mondo del design della luce. Più di 300 espositori hanno partecipato a questa edizione, che ha segnato anche la nascita dell’Euroluce International Lighting Forum, uno spazio di dialogo e confronto sui grandi temi dell’illuminazione contemporanea.
In questo contesto, Vibia ha presentato la sua nuova visione di luce con la proposta “Shaping Atmospheres”, un’esplorazione continua del modo in cui la luce plasma gli spazi e le emozioni di chi li vive.
Lo stand di Vibia a Euroluce 2025 è stato pensato come un percorso esperienziale attorno a quattro pilastri fondamentali: Materialità e Luce Calda, Conduzione della Luce attraverso lo Spazio, Luce Dinamica e Vita Indoor-Outdoor.Ogni sezione ha raccontato una diversa sfaccettatura della filosofia aziendale, ridefinendo il modo in cui la luce interagisce con l’architettura e con il benessere delle persone.
Ancora una volta, Francesc Rifé Studio ha curato la progettazione dello spazio, immaginando una sequenza di volumi e vuoti che accompagnava il visitatore in un’esperienza sensoriale. Niente effetti spettacolari, ma un linguaggio architettonico misurato e immersivo, dove materiali caldi come il rovere sbiancato e geometrie pure amplificavano la dimensione emotiva della luce.
In questa sezione, Vibia ha esplorato la capacità della luce calda di creare atmosfere accoglienti e sensoriali. Le collezioni Knit di Meike Harde, Array di Umut Yamac, e Flamingo Mini di Antoni Arola hanno interpretato la relazione tra materia, texture e luce diffusa con eleganza e delicatezza.
Accanto alle collezioni iconiche, Vibia ha presentato anche nuove proposte come Woven Air di Doshi Levien, Duna di Cecilie Manz e Asia di Antoni Arola, dove la luce diventa veicolo di intimità e poesia visiva.
La seconda area, dedicata alla “conduzione della luce”, ha mostrato come la tecnologia e il design possano fondersi per dare vita a esperienze luminose fluide e dinamiche.Soluzioni come Plusminus di Diez Office, Bind di Martín Azúa e Circus di Antoni Arola hanno proposto un nuovo modo di concepire la luce: non più un elemento statico, ma una presenza viva che si adatta e si muove nello spazio.
Tra le novità in anteprima, Birds di Martín Azúa, Veil di Francisco Gomez Paz e Nexum di Arik Levy hanno ulteriormente ampliato il concetto, interpretando la luce come linguaggio architettonico e poetico.
Con “Vita Indoor-Outdoor”, Vibia ha voluto dissolvere i confini tra interni ed esterni, creando una continuità sensoriale tra architettura e natura.Collezioni come Dots Outdoor di Martín Azúa e Class di Sebastian Herkner hanno dimostrato come la luce possa valorizzare gli spazi aperti mantenendo un dialogo armonioso con l’ambiente circostante.
Nuovi progetti come Alba di Roberto Palomba, Pipes di Arik Levy, Closer di Ichiro Iwasaki e Nenuphar di Estudio Lievore Asociados + Lis Beltran hanno completato l’esperienza, ciascuno portando un approccio poetico e tecnico alla luce come elemento vivo e mutevole.
Durante la fiera, Vibia ha anche ospitato un evento speciale dedicato agli ex studenti della Universitat Politècnica de Catalunya (UPC) di Barcellona, sostenendo così la crescita e la creatività della nuova generazione di designer.
Con “Shaping Atmospheres”, Vibia continua a esplorare il potere della luce come forma di espressione, benessere e connessione. A Euroluce 2025, la luce non è stata solo vista — è stata sentita, vissuta e condivisa.