Simbiosi tra Luce e Gastronomia
29/01/2018La cucina è un’arte creativa e spesso sperimentale che, con il tempo, si è evoluta. Oggi ci sorprende con nuove proposte che trasmettono l’identità dei suoi creatori, le loro origini, la cultura e la maniera in cui la condividono con il loro pubblico.
I ristoranti, in quanto spazi di convivenza dove l’attività principale ruota intorno a un tavolo, necessitano di un bilancio visivo e un ambiente accogliente per creare atmosfere confortevoli che lascino intravedere il carattere del posto e del suo cibo; sono spazi in cui veniamo attratti attraverso la vista e rimaniamo stregati mediante il gusto.L’aspetto dei piatti, il colore, la tessitura e l’atmosfera generale si vedranno fortemente influenzati dal trattamento della luce, elemento altamente sottile ma capace di esaltare l’esperienza culinaria.
Viviamo circondati da fattori sensoriali che inconsapevolmente condizionano la nostra opinione. Siamo attratti visivamente da uno stabilimento prima ancora di gustarne le specialità, qualcosa ci spinge a varcare la soglia per scegliere uno dei suoi piatti. L’ingresso di un ristorante è il luogo dove inizia l’esperienza, per questo deve fare una buona impressione ed essere una testimonianza di buon gusto, sottolineando le caratteristiche del posto.È uno spazio di benvenuto ai commensali, in cui la luce colpisce l’attenzione dei visitatori, accogliendoli e facendoli entrare, proprio come farebbe un buon anfitrione.
Marset con la sua lampada Ginger da tavolo, aggiunge quel tocco di calore e di eleganza dato dalla luce morbida. La sua testa in legno curvo capace di direzionare e illuminare in modo dedicato ciò’ che lo chef ci porta in tavola. Il suo design si integra bene anche in luoghi come Terranima in cui la tradizione pugliese emerge da ogni piccolo dettaglio architettonico.